Negli ultimi anni, il contesto caratterizzato da volatilità, incertezza, complessità e ambiguità ha messo a dura prova le organizzazioni e chi le guida. Eppure, un dato è chiaro: le aziende con una direzione stabile e con esperienza ottengono risultati migliori, sia sul piano economico che nella soddisfazione dei clienti.
Trattenere i dirigenti, però, è sempre più difficile:
- Il 56% pensa di lasciare il proprio ruolo entro i prossimi due anni
- Il 27% potrebbe farlo entro sei mesi
- I dirigenti con maggiore esperienza – spesso i più strategici – sono i più propensi a cambiare azienda
Come affrontare questa sfida?
Secondo una recente analisi di
Gartner ci sono 3 azioni fondamentali per ridurre il rischio di perdere figure chiave:
1️⃣ Capire le vere cause del malcontento
Non si tratta solo di stress o pensionamento. Oggi i motivi principali sono: mancanza di opportunità di crescita, cultura aziendale non in linea con i propri valori, desiderio di nuovi stimoli e scarsa soddisfazione. Serve ascolto, dialogo diretto e osservazione attenta da parte di amministratore delegato e responsabile delle risorse umane.
2️⃣ Stabilire criteri chiari per il mantenimento dei dirigenti più importanti
Non tutti hanno lo stesso impatto. Occorre focalizzarsi su chi:
• Ottiene i risultati migliori
• Ha competenze difficili da sostituire
• Può contribuire alla crescita futura dell’azienda
3️⃣ Agire su più fronti, non solo sullo stipendio
Aumentare la retribuzione può non bastare. È più efficace un approccio integrato che includa:
✔️ Percorsi di crescita professionale
✔️ Rafforzamento del rapporto tra direzione e amministratore delegato
✔️ Supporto concreto al benessere e all’equilibrio tra lavoro e vita privata
In sintesi: trattenere un dirigente non si limita a pagarlo di più, ma significa costruire un percorso condiviso di valore.